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Sorprese a portata di mano

 In ogni regione del nostro paese esistono bellezze poco conosciute raggiungibili facilmente..

Qui in Liguria , ad esempio , le sorprese più belle sono nell’entroterra

dove c’è pieno di tesori semi sconosciuti che con un po’ di curiosità

possono offrirci l’opportunità di un piccolo viaggio.

-Ecco quindi alcuni suggerimenti per chi vuole con poca fatica lasciarsi sorprendere

da chicche inaspettate del ponente ligure..

 

-Verso Ceriana

Ceriana con la neve

Ceriana è un borgo dell’entroterra raggiungibile percorrendo i pochi chilometri che lo separano dalla costa ,

in una delle tante valli che si incuneano tra le verdi colline dell’entroterra .

Si sale passando oltre il famoso , per gli amanti del ciclismo e non solo, Poggio di Sanremo ,

ultimo strappo in salita della Milano Sanremo .

-Si segue la strada che sale srotolandosi verso Bajardo .

E’ bella in tutte le stagioni ,

ma in autunno la natura da il massimo

colorandola con tinte intense che ci catapultano in un acquarello a cielo aperto

dove i rossi , i gialli , il marrone e gli ultimi verdi rendono le colline così belle e brillanti da togliere il fiato .

Ceriana dalla zona bassa in autunno

-Eccoci

– Improvvisamente appare a sorpresa , dietro una curva , inaspettata.

Una piramide di case cresciute l’una sull’altra

che terminano con l’appuntito campanile della chiesa della confraternita dei neri .

La strada principale attraversa il paese mostrandone la parte meno interessante ,

anche se nei caldi pomeriggi estivi un aperitivo seduti all’ombra degli alberi è decisamente consigliato .

Ceriana vista da piazza Santa Marta

La parrocchiale

– Bisogna cercare un parcheggio , ma si può raggiungere anche con i bus non troppo frequenti ,

e inoltrarsi per il dedalo di carruggi

che si diramano dall’aperta piazza della parrocchiale dei santi Pietro e Paolo. 

Chiesa imponente con all’interno un opera di Francesco Brea, 

pittore che ha lasciato diverse tracce di pregio in queste zone e in Costa Azzurra,

 e un bel polittico di autore ignoto degli inizi del 500 .

Ha quasi sempre il portone principale sbarrato ,

ma vi si può accedere dalla porticina sulla sinistra della facciata.

Ceriana passo del gatto

Il centro storico

-Bisogna perdersi in questi vicoli che ci riportano indietro nel tempo

, guardandosi bene intorno per non farsi sfuggire le bellezze poco appariscenti che caratterizzano il paese .

Le sorprese ci aspettano ad ogni angolo.

Ceriana in notturna

-Diverse le chiese appartenenti alle varie confraternite

che sono rappresentate da colori

( dei rossi , dei verdi , dei blu , la già citata dei neri )

purtroppo quasi sempre chiuse .

Una buona occasione per vederle aperte

e per godere della suggestiva atmosfera da ritorno al passato è salire di sera ,

il giovedì prima di Pasqua

(interessanti tutti gli appuntamenti della Settimana Santa ) .

Al lume delle fiaccole , infatti ,

le confraternite raggiungono la piazza della parrocchiale

con le loro vesti processionali intonando gli antichi miserere..

-Bella la piccola e curata piazzetta sommitale . Il centrale e un po’ decadente palazzo del conte Roverizio di Roccasterone con le arcate che si aprono sulla collina di fronte e con i tre bei mascheroni in pietra .

La chiesa dei blu che sorge sulla roccia a strapiombo sul paese .

Nella parte bassa l’antico ospedale e , vicino alla chiesa dei rossi , la splendida chiesa di Santo Spirito con il sottile campanile dell’antico cimitero alle spalle . .

Dove se si ha fortuna ,

si può ascoltare qualche bel concerto o vedere le opere d’arte esposte dai tanti artisti che abitano in questo paese ,

ogni due anni , in occasione di Ceriana Art ( prossima edizione 2020 )..

In quelle zona anche un bel ponte antico oltre al quale ,

in estete si trova la piscina dove fare piacevoli bagni nel fiume .

Famosa nella zona la salsiccia di Ceriana ,

anche se da vegetariana non dovrei nemmeno proporla , ma io sono per la libertà di scelta

. Sul corso principale , lato destro salendo da Sanremo ,

proprio di fronte alla gelateria vi segnalo la piccola ,

ma interessante galleria d’arte Avanguardia-Ponente dove potrete ammirare le opere di bravi artisti locali .

 

-Bajardo

Bajardo

Se volete rendere ancora più sorprendente questo piccolo viaggio

riprendete il vostro mezzo o il bus e salite ancora .

La strada ora spesso si nasconde fra i boschi di castagni

fino a raggiungere i quasi 1000 metri di altitudine.

Qui in posizione dominante sorge un altro piccolo borgo assai interessante , Bajardo , paese anticamente abitato dai Celti .

-Percorrete le sue vie in salita fino a arrivare all’antica chiesa di San Nicolò..

Un luogo magico dove , sembra , i druidi effettuassero i loro riti magici..

Qui ciò che resta dell’edificio parzialmente distrutto da un forte terremoto di fine ‘800 è una vera bellezza .

La chiesa è particolarmente suggestiva se visitata di sera , quando le stelle le fanno da soffitto incantato .

Giratele intorno per ammirare le ultime antiche colonne rimaste in piedi per non far svanire completamente il ricordo dell’antica maestosità..

Il piazzale davanti alla chiesa, nelle giornate serene è un balcone privilegiato sulle vicine Alpi..

 

-Apricale

Rassegna teatrale “..e le stelle stanno a guardare”

-Dalla ripida strada che scende nell’altra valle

, se siete guidatori che non si spaventano per la via tortuosa e stretta , ma fattibilissima ,

potete scendere alla più famosa e altrettanto bella Apricale .

Qui agli inizi di agosto si può ammirare una interessante rassegna teatrale  “.. e le stelle stanno a guardare” 

portato in scena dal teatro della Tosse di Genova ..

E’ uno spettacolo itinerante che trasforma il paese in un magico palcoscenico

e richiama ogni anno moltissimo pubblico..

 

-Isolabona

  • -Continuando a scendere verso il mare si passa per la graziosa Isolabona , il paese delle arpe ,
  • con un piccolo e grazioso castello che la sovrasta.
  • Nella minuscola chiesa di Nostra Signora delle Grazie ,
  • infatti , si può ammirare , fra gli altri ( alcuni attribuiti a Giovanni Canavesio ) ,
  • un affresco che raffigura un suonatore d’arpa .
  • Se siete in zona nel periodo natalizio è da visitare in occasione della fiera degli antichi mestieri
  • durante la quale il paese viene portato indietro nel tempo
  • per mostrare com’erano la vita e il lavoro un centinaio d’anni or sono in questi borghi.

 

-Pigna

-Se gli affreschi del Canavesio vi hanno emozionato o comunque vi piace l’arte del 400/500 vi consiglio ,

previo informarsi delle aperture , di salire a Pigna , altro gioiello dell’entroterra del ponente ligure.

Dove, nella parrocchiale di San Michele ,

è possibile ammirare lo splendido polittico del suddetto artista , mentre nella chiesa di San Bernardo ,

appena fuori paese , c’è uno stupefacente ciclo di affreschi sempre di quest’ultimo.

C’è anche un piccolo museo etnografico

 

-Rocchetta Nervina

Rocchetta Nervina laghetti

-Tornati a Isolabona e riprendendo a scendere verso la costa

potete , volendo, fare un’ulteriore deviazione .

E’ necessario prendere la strada sulla  destra

che porta a Rocchetta Nervina .

Li , praticamente a pochi passi dal paese ,

si ci può rinfrescare nelle fresche acque del torrente

che crea diversi scenografici laghetti..

In estate decisamente molto frequentati..

 

-Dolceacqua

Ancora pochi chilometri e si raggiunge Dolceacqua . 

Paese che non ha bisogno di molte presentazioni

grazie ai quadri di Monet

 che ritraggono il suo celebre ponte e il sovrastante castello ,

ma anche grazie all’ottimo vino rossese 

che qui si può gustare nelle tante cantine .

Da segnalare anche il visionarium..

Piccolo cinema multi sensoriale

dove ammirare splendidi documentari originali in tre D ,

con i capelli accarezzati dalla leggera brezza

e l’olfatto stimolato dai profumi della natura..

Nella parrocchiale alcune tavole di Ludovico Brea da non mancare..

Suggestiva la prima festa dell’anno , la processione dedicata a San Sebastiano .

Si svolge la domenica più vicina alla festa del santo ( 20 gennaio )

durante la quale viene portato in giro per il borgo un alloro ornato di numerose ostie.

 

-Perinaldo

Un ulteriore possibilità è invece , da Bajardo , di tornare leggermente indietro verso Ceriana .

Qui al quadrivio  svoltare a destra per , con un po’ più di strada ,

raggiungere un altro luogo splendido che si nasconde in quest’entroterra

che ripulisce gli occhi dalle bruttezze edilizie che han deturpato la costa , Perinaldo il borgo delle stelle .

-Quest’altro abitato millenario , di per se già suggestivo con molti scorci incantevoli ,

nasconde una chicca che solo da pochi anni inizia ad essere un po’ più conosciuta l’osservatorio astronomico

 (informarsi preventivamente sui giorni e gli orari di apertura.. ) .

E’ dedicato a Giovanni Cassini il più illustre cittadino a cui questo paese ha dato i natali .

Posto nei locali del comune consente di ammirare un piccolo museo , il bel chiostro ,

il planetario e il telescopio , che fa capolino attraverso la piccola cupola bianca .

Permette , grazie all’aria qui particolarmente limpida ,

di  scoprire osservandolo alcuni dei più bei segreti del cielo...

Come vedete le possibilità sono molteplici con tutta una serie di varianti e ulteriori particolari

che posso svelare agli eventuali interessati..

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